Pelle acneica: tutto quello che devi sapere sul perossido di benzoile

Pelle acneica: tutto quello che devi sapere sul perossido di benzoile

Da sempre combatti con una pelle tendente a brufoletti ed imperfezioni, o decisamente acneica. Sai già che con l’età questa condizione va ad attenuarsi e poi, nella maggior parte a scomparire. Tuttavia se sei molto giovane o se devi ancora fare i conti con questa problematica del derma, forse già conosci i principi attivi che meglio funzionano contro l’acne. Parliamo di acido acetilsalicilico (alla base della comune aspirina) e di perossido di benzoile. Soffermiamoci su quest’ultimo e scopriamo quali sono i vantaggi che può portare alla tua pelle. Nel farlo ci aiuterà Laura Musig di Donna e Dintorni Beauty Blog.

Cos’è il perossido di benzoile e in che modo agisce

Il principale scopo del perossido di benzoile è quello di pulire a fondo la pelle, “sbloccando” i pori ostruiti ed eliminando le imperfezioni (punti neri e brufoletti). Essendo un perossido, è una molecola a base di ossigeno ma di natura organica, utilissimo contro i batteri e le infezioni dermatologiche. Non a caso viene usato per la cura dell’acne già dagli anni ’60 (la tua mamma o tua nonna forse si ricorderanno che lo usavano da ragazze). Il perossido di benzoile si rivela particolarmente efficace contro cheratosi, comedoni, brufoli e punti neri. In particolare combatte formazioni causate dai batteri Staphylococcus aureus e Propionibacterium Acnes.

Come funziona: ecco i vantaggi di questo principio attivo

Ma su cosa agisce il perossido di benzoile e quali sono i vantaggi per la pelle? Questo perossido ha molti benefici. Innanzitutto libera l’epidermide dal sebo in eccesso: la cute grassa e con problematiche di lucidità può quindi respirare meglio ed opacizzarsi. In secondo luogo produce una leggera esfoliazione cutanea: questo significa che libera il derma dalle cellule morte che si formano in superficie. Ciò permette ai trattamenti successivi (creme, sieri, maschere) di lavorare meglio. Infine, ma non meno importante, questa sostanza previene gli sfoghi della pelle, prima che essi si formino.

Le modalità di utilizzo del perossido di benzoile: detergenti, tonici, lozioni e creme

Ora che sappiamo come agisce il perossido di benzoile, cerchiamo di capire come usarlo. Esso si trova come ingrediente principale in diverse preparazioni dermatologiche: detergenti, tonici, lozioni, sieri e creme per il viso e per il corpo. Le formulazioni ideali sono quelle in cui questo principio attivo lavora in sinergia con l’acido salicilico, in quanto il primo uccide i batteri, e il secondo comporta una profonda esfoliazione, quasi un peeling chimico. Vediamo quali sono i preparati che si trovano sul mercato (in farmacia), ricordando che sarebbe preferibile una visita dal dermatologo prima di acquistare prodotti con perossido di benzoile.

Detergenti viso e corpo e tonici

Il primo passo per la cura della pelle passa attraverso la pulizia. I detergenti a base di perossido di benzoile sono tendenzialmente schiumogeni e adatti per lavare il viso e il corpo, contro i brufoli. Subito dopo ti consigliamo di applicare un tonico specifico: servirà ad eliminare la sensazione di “pelle che tira” dopo la detersione e al contempo ad opacizzare le zone lucide. Applica il tonico con un dischetto di cotone imbevuto e picchiettalo sul viso.

Creme, lozioni e gel topici

Il perossido di benzoile si trova anche in lozioni, creme o gel topici, cioè da applicare solo sul singolo brufolo o imperfezione, contribuendo a combattere la carica batterica e al contempo a diminuire l’infiammazione. La crema o la lozione va invece applicata su tutto il viso, perché più delicata. Solitamente le migliori contengono anche un filtro solare.

Effetti collaterali del perossido di benzoile

Come tutte le sostanze di natura chimica (o fitoterapica) anche il perossido di benzoile può causare effetti collaterali in alcune persone. Tra i più comuni abbiamo un arrossamento della pelle, e delle irritazioni. In questi casi occorre diminuire o sospendere l’uso del preparato e chiedere consiglio al proprio dermatologo.