Agorafobia

Agorafobia

Cosa si intende per agorafobia? La persona agorafobica prova una forte ansia in situazioni dalle quali è difficile o imbarazzante allontanarsi e teme di non poter ricevere aiuto se viene colto da un attacco di panico. L’attacco temuto si manifesta soprattutto quando la persona è sola e lontana dai suoi punti di riferimento come la casa. Si registrano esempi di persone in preda a tale attacco in luoghi affollati, per esempio lunghe code in autostrada, o in mezzi di trasporto, per esempio treni, autobus o auto. La persona evita l’evento temuto cercando di limitare gli spostamenti e quando è costretta ad uscire si fa accompagnare, entrando così in uno stato di dipendenza. Muovendosi tra il bisogno di dipendenza e di indipendenza, accusa gli altri dei suoi limiti, della sua incapacità di autonomia, reagendo in modo aggressivo.

Lo spazio esterno e la folla simboleggiano la caduta dei confini interni: la persona vive un’angoscia di intrusione da parte dell’altro e reagisce con l’attacco di panico o con il terrore che l’attacco possa giungere.

L’agorafobia ha spunti claustrofobici: se l’ansia prevale negli spazi aperti il disturbo può essere definito come agorafobia, anche se può avere implicazioni claustrofobiche. Se, invece, i sintomi che prevalgono riguardano la paura degli spazi chiusi si tratta di claustrofobia.

Bisogna porre particolare attenzione al contesto relazionale entro il quale si è sviluppata l’agorafobia. Appare necessario domandarsi quale sia l’altro da cui l’agorafobico dipende, dal quale ha paura di essere inglobato e dal quale cerca lo svincolo ma anche la vicinanza. È utile anche notare chi è la persona che accompagna l’agorafobico poiché il disturbo può essere un modo per avere il controllo di sé e dell’altro. Spesso, infatti, la patologia sorge per negare la separazione in seguito ad una perdita che costituisce il fattore scatenante.

Con la Psicoterapia Analitica Interpersonale si affrontano i problemi sottostanti, legati al processo di differenziazione e autonomia e, non di rado, all’elaborazione di un lutto, rafforzando i confini interni e canalizzando l’aggressività.

Come per l’attacco di panico, l’agorafobia non è un disturbo codificabile e, quindi, va precisato il disturbo specifico in cui si manifesta: Disturbo di Panico Con Agorafobia e Agorafobia Senza Anamnesi di Disturbo di Panico.